Decreto Salva Casa: cosa cambia per l’edilizia e l’immobiliare
Il Decreto Salva Casa si propone di rivitalizzare il mercato immobiliare italiano, le sfide che hanno a lungo ostacolato le compravendite e lo sviluppo edilizio. Un ambizioso provvedimento che mira a sbloccare situazioni critiche causate da irregolarità formali minori, promuovere il recupero del patrimonio edilizio esistente e semplificare le procedure burocratiche per i Comuni. Ci riuscirà? In attesa di scoprirlo, riassumiamo di seguito alcune delle principali novità contenute.
Sanatoria e abolizione della doppia conformitàUna delle innovazioni più rilevanti è l'introduzione della possibilità di sanare con Scia (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) le difformità minori e le variazioni essenziali. La misura supera il principio della "doppia conformità", che richiedeva la conformità sia alla normativa vigente al momento della sanatoria sia a quella in vigore quando l'abuso è stato commesso. La nuova normativa consente anche la sanatoria di nuove superfici o volumi in immobili vincolati, anche in assenza di autorizzazione paesaggistica.
Tolleranze costruttive e requisiti di abitabilitàIl decreto rivede le tolleranze costruttive, aumentandole fino al 6% per appartamenti sotto i 60 metri quadrati. La flessibilità si estende anche ai requisiti minimi di superficie e altezza degli appartamenti. Per aumentare l'offerta abitativa, sono state ridotte le dimensioni minime: 20 mq per una persona e 28 mq per due, con un'altezza minima di 2,40 metri. Queste modifiche mirano a rendere abitabili un maggior numero di immobili, specialmente nelle aree urbane densamente popolate.
Recupero dei sottotetti e cambi di destinazione d'usoIl decreto facilita il recupero dei sottotetti a fini abitativi, consentendolo anche quando non rispetta le distanze minime tra edifici, purché siano mantenuti i limiti di distanza vigenti all'epoca della costruzione. Inoltre, i cambi di destinazione d'uso degli immobili sono ora generalmente consentiti, con o senza opere, ad eccezione dei piani terra e seminterrati, per i quali la decisione è demandata alla pianificazione regionale e comunale.
Semplificazione delle procedure e calcoliPer agevolare il lavoro degli uffici comunali, il decreto semplifica il calcolo delle sanzioni per le pratiche di sanatoria edilizia. Nelle ipotesi di irregolarità più consistenti, l'oblazione sarà calcolata in base al contributo di costruzione, mentre per interventi meno gravi sarà basata sull'aumento del valore venale dell'immobile. Le modifiche mirano a ridurre il carico di lavoro sugli uffici tecnici comunali, che si prevede saranno presto sommersi di pratiche.
Con queste premesse, il Decreto Salva Casa rappresenta un tentativo ambizioso di modernizzare e semplificare il settore edilizio italiano. Sebbene alcune misure siano state accolte con entusiasmo, altre hanno sollevato preoccupazioni. L'efficacia di queste nuove norme nel rilanciare il mercato immobiliare e nel promuovere uno sviluppo urbano sostenibile sarà oggetto di attento monitoraggio nei prossimi anni. Per il momento, il decreto segna un importante passo verso la semplificazione burocratica e l'adeguamento del patrimonio edilizio alle esigenze contemporanee, pur mantenendo l'attenzione sui requisiti di sicurezza e abitabilità.