L’Euribor in crescita rinvigorisce le richieste di surroghe
L’incremento dei tassi di riferimento ha prodotto un nuovo incremento dell’importo delle rate: una situazione non certo inattesa, così come non è forse sorprendente che in questo contesto siano state sempre di più le famiglie e i privati italiani che hanno deciso di arginare gli effetti negativi dell’evoluzione dell’Euribor domandando la sostituzione del proprio finanziamento in un nuovo mutuo a tasso fisso.
Da quanto emerge dall’ultima Bussola Mutui CRIF, le domande di mutui per surroga sono così salite al 24% del totale delle richieste contro l’11% del trimestre precedente e contro un minimo dell’8% dell’estate 2022.
Andamento opposto per Euribor e IRS, quale impatto sui tassi
Per comprendere quale sia stata l’evoluzione del mercato creditizio italiano è sufficiente ricostruire brevemente quale sia stata l’evoluzione dei parametri Euribor e IRS negli ultimi mesi.
Secondo la Bussola, infatti, l’indice Euribor a 3 mesi in un trimestre è passato da un valore medio dell’1,43% al 2,23% di fine 2022, mentre nello stesso periodo l’indice IRS a 20 anni è passato dal valore medio del 2,96% al 2,57%: una tendenza divergente che ha spinto una parte crescente della platea di potenziali mutuatari verso la scelta di un mutuo a tasso fisso.
Di fatti, mentre i tassi Euribor seguono in maniera ravvicinata la politica monetaria BCE e i rialzi attesi sui prossimi mesi (l’ultimo incremento dei tassi BCE è avvenuto pochi giorni fa), l’andamento dei tassi IRS di lunga durata incorpora la correzione attesa da parte della stessa politica monetaria, prevista in allenamento non appena i dati macroeconomici dimostreranno un miglioramento sostenibile.
Rammentato ciò, non stupisce dunque vedere le richieste di mutui a tasso fisso risalire al 72% del totale delle domande, contro il 58% del trimestre precedente e, nello stesso frangente, il tasso variabile calare dal 23% al 18%, e quello variabile con cap dal 18% al 9%.
Per quanto attiene la ripartizione delle richieste per finalità, invece, le surroghe passano dall’11% al 24%, mentre le richieste di mutuo per acquisto della prima casa calano dal 78% al 69%.
Quanto costa il miglior mutuo secondo CRIF
Concludiamo infine condividendo quali siano stati gli aggiornamenti dei migliori tassi di mutuo secondo la stessa Bussola, su operazione di indebitamento a 20 anni, da parte di un richiedente di 35 anni, per acquisto casa di 220.000 euro con mutuo di 140.000 euro.
Per un’operazione quale quella sopra ipotizzata, per CRIF il miglior tasso fisso è pari al 3,12% mentre il miglior tasso variabile è del 2,56% con conseguente importo rata pari a 785 euro nel primo caso e 746 euro nel secondo caso. La differenza di soli 39 euro e, soprattutto, la prospettiva che la rata variabile possa crescere nei prossimi mesi è stata sufficiente a dirottare le preferenze dei mutuatari verso un più rassicurante mutuo a tasso fisso.