Mutui e compravendite, segnali incoraggianti dalla prima parte del 2024
Il 2023 è stato un anno particolarmente difficile per i mutui casa e per le compravendite abitative. Tuttavia, tutto lascia pensare che il 2024 possa essere un anno di ripartenza.
A suggerirlo sono alcuni dei più attesi studi su questa prima parte dell’anno, con l’osservatorio di Facile.it e Mutui.it che ha già riscontrato delle buone riprese da parte delle richieste dei mutui casa, con la consueta e consolidata preferenza per l’indebitamento a tasso fisso.
Le ragioni della ripartenza dei mutui casa
Non è poi certo difficile comprendere per quale motivo le richieste dei mutui casa abbiano ripreso la loro strada, considerato il miglioramento delle condizioni sul mercato che, soprattutto in relazione ai tassi fissi, ha riacceso l’interesse di chi sta pensando di comprare casa sul territorio nazionale.
A dimostrazione di tale spunto, si consideri come le migliori offerte oggi disponibili sul mercato bancario tricolore per mutuo standard da 126 mila euro, con loan to value inferiore all’80% e piano di ammortamento a 25 anni, vedano un TAN a partire dal 2,59%, per una rata mensile di 571 euro, ovvero 90 euro in meno rispetto alla rata disponibile appena un anno fa.
Il tasso fisso si conferma essere quello più appetibile da parte dei nuovi mutuatari, che nel primo trimestre 2024 lo hanno preferito nel 98,3% dei casi.
Le compravendite, un 2023 da superare
Come avviene per i mutui, i segnali incoraggianti sembrano arrivare anche sul fronte delle compravendite immobiliari, protagoniste di un trend di ripresa dopo un 2023 piuttosto complicato, in cui le operazioni – affermano i dati del Notariato – sono calate del 7% a meno di 548 mila unità (erano circa 590 mila nel 2022).
Per quanto riguarda le prestazioni dei vari segmenti, il calo delle compravendite sulla prima casa è stato pari al 10% per gli acquisti da privati e del 22,5% per gli acquisti delle imprese. Sicuramente migliore, in termini relativi, è stata la performance delle seconde case, con flessioni del 2,4% per i privati e del 2,7% per le imprese.
Passando poi ai prezzi, sono sempre i dati del Notariato a informare che il valore medio di compravendita degli immobili è stato pari a 154.416 euro nel 2023, contro i 158.074 euro del 2022 e i 155.118 euro del 2021.
Concludendo infine con uno sguardo al mercato delle seconde case, i valori di scambio sono in buona parte inferiori alla soglia dei 100 mila euro. Rimane però evidente una buona polarizzazione delle compravendite, con 7.772 transazioni oltre il milione di euro nel 2023, in leggera diminuzione rispetto al 2022. Di questa platea di immobili di particolare prestigio, 4.815 sono di tipo abitativo, in buona parte riconducibili a seconde case (3.691 immobili).